La celiachia è una malattia autoimmune in cui l’ingestione di glutine provoca una risposta immunitaria dannosa per l’intestino tenue. Questo disturbo è piuttosto comune e si stima che circa l’1% della popolazione mondiale ne sia affetto, anche se molte persone non sono consapevoli di soffrirne. Scoprire la celiachia può migliorare significativamente la qualità della vita e la salute a lungo termine. In questo articolo esploreremo cos’è la celiachia, quali sono i principali sintomi, le modalità di diagnosi, la dieta da seguire e le ultime novità nella ricerca.
Cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia autoimmune cronica in cui l’assunzione di glutine – una proteina presente nel grano, nell’orzo e nella segale – scatena una reazione immunitaria anomala che danneggia il rivestimento dell’intestino tenue. Nel tempo, questo danneggiamento può impedire al corpo di assorbire correttamente i nutrienti, portando a carenze nutrizionali e ad altri problemi di salute.
Nei soggetti celiaci, il sistema immunitario attacca erroneamente i villi intestinali (le piccole strutture responsabili dell’assorbimento dei nutrienti) quando si ingerisce glutine. Questo danneggiamento riduce la superficie assorbente dell’intestino, causando difficoltà di assorbimento e sintomi variabili che spesso confondono la diagnosi.
I sintomi della celiachia.
La celiachia può manifestarsi con sintomi molto variabili, che possono influenzare diversi apparati e comparire a qualsiasi età. I sintomi più comuni includono:
- Problemi gastrointestinali: gonfiore, diarrea, crampi addominali, perdita di peso e difficoltà di digestione.
- Sintomi sistemici: stanchezza cronica, anemia, carenze di vitamine e minerali (in particolare ferro e vitamina B12).
- Sintomi neurologici: mal di testa, formicolii, ansia, depressione e “brain fog” (offuscamento mentale).
- Problemi dermatologici: la dermatite erpetiforme, una condizione cutanea pruriginosa e dolorosa associata alla celiachia.
- Sintomi osteoarticolari: dolori articolari, osteoporosi e osteopenia.
È importante notare che la celiachia in particolare negli adulti può anche essere asintomatica. In questi casi, la malattia può essere individuata solo attraverso specifici esami di laboratorio.
Come si diagnostica la celiachia?
La diagnosi della celiachia richiede un approccio multistep, che include esami del sangue e, in alcuni casi, una biopsia intestinale.
- Esami del sangue: I test sierologici per la celiachia comprendono il dosaggio degli anticorpi antitransglutaminasi tissutali (anti-tTG) e degli anticorpi anti-endomisio (EMA). La presenza di anticorpi anomali nel sangue indica un’alta probabilità di celiachia.
- Test genetici: Anche se non sono sufficienti per diagnosticare la celiachia, i test genetici possono identificare la presenza dei geni HLA-DQ2 e HLA-DQ8, che sono associati alla malattia. Tuttavia, non tutte le persone con questi geni sviluppano la celiachia.
- Biopsia intestinale: Se i risultati dei test sierologici sono positivi, può essere necessaria una biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi. La biopsia prevede il prelievo di campioni di tessuto intestinale per verificare la presenza di danni ai villi intestinali.
- Test di esclusione del glutine: Una diagnosi di celiachia può richiedere di sospendere l’assunzione di glutine per valutare i miglioramenti. È fondamentale seguire le indicazioni del medico durante questo processo.
Presso il nostro centro è possibile effettuare la consulenza nutrizionale e il pannello celiachia.
Trattamento della celiachia: la dieta senza glutine.
Attualmente, l’unico trattamento efficace per la celiachia è l’adozione di una dieta priva di glutine. Eliminare completamente il glutine dalla propria alimentazione consente all’intestino di guarire e di evitare la reazione immunitaria.
- Alimenti da evitare: tutti i cibi contenenti grano, orzo, segale e derivati, tra cui pane, pasta, biscotti, cereali da colazione, birra e alcuni additivi alimentari.
- Alimenti senza glutine: riso, mais, patate, quinoa, grano saraceno, frutta, verdura, carne, pesce, legumi, uova e latticini (se tollerati). Esistono anche molti prodotti specifici senza glutine disponibili nei negozi.
- Attenzione alla contaminazione: è essenziale evitare la contaminazione incrociata con il glutine in cucina, soprattutto nelle superfici di lavoro e negli utensili.
Visita la pagina dell’Associazione Italiana Celiachia per leggere la normativa di riferimento e tutela delle persone celiache.
La dieta senza glutine è davvero efficace?
Sì, per chi soffre di celiachia, la dieta senza glutine è fondamentale e può ridurre drasticamente i sintomi e migliorare la qualità della vita. Con il tempo, la guarigione dei villi intestinali consente un ritorno alla normale funzionalità digestiva e un migliore assorbimento dei nutrienti. Tuttavia, la dieta deve essere seguita scrupolosamente e per tutta la vita onde evitare complicazioni.
Le complicazioni della celiachia se non trattata
Se la celiachia non viene trattata, possono verificarsi complicazioni anche gravi, tra cui:
- Malnutrizione: il malassorbimento di nutrienti può portare a deficit nutrizionali e anemia.
- Osteoporosi: il ridotto assorbimento di calcio e vitamina D può indebolire le ossa.
- Infertilità e aborti spontanei: le carenze nutrizionali e le alterazioni ormonali possono influire sulla fertilità.
- Aumento del rischio di linfomi intestinali: la celiachia non trattata può aumentare il rischio di alcune neoplasie del tratto gastrointestinale.
- Altre malattie autoimmuni: la celiachia può aumentare il rischio di sviluppare altre malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 e la tiroidite autoimmune.
La celiachia nei bambini.
La celiachia è una malattia autoimmune che può colpire persone di tutte le età, inclusi i bambini, i quali possono manifestare sintomi diversi rispetto agli adulti. Nei più piccoli, i segnali tipici di celiachia possono includere difficoltà a prendere peso o a crescere in altezza, irritabilità, gonfiore addominale, dolori addominali e stanchezza cronica. In alcuni casi, possono verificarsi diarrea persistente o stipsi, pallore e debolezza, rendendo il quadro clinico particolarmente difficile da riconoscere e potenzialmente confondibile con altre condizioni. Questi sintomi si verificano a causa della reazione immunitaria al glutine, che danneggia la mucosa dell’intestino tenue, interferendo con l’assorbimento dei nutrienti essenziali per la crescita.
La diagnosi precoce della celiachia è fondamentale per garantire un corretto sviluppo fisico e cognitivo del bambino. Senza un intervento tempestivo, la malattia può infatti portare a carenze nutrizionali importanti, come deficit di ferro, calcio e vitamine, che possono compromettere sia la crescita delle ossa che la salute generale del bambino. Per diagnosticare la celiachia si utilizzano esami specifici, come il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi nel sangue e, in alcuni casi, una biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi.
Una volta confermata la celiachia, l’adozione di una dieta priva di glutine diventa l’unico trattamento possibile. Questa dieta consiste nell’esclusione di tutti gli alimenti contenenti grano, orzo e segale, che sono comunemente presenti nei prodotti da forno, nella pasta e in molti snack. L’adesione rigorosa alla dieta senza glutine permette al bambino di alleviare i sintomi, recuperare i nutrienti persi e riprendere la crescita normale. I genitori, insieme a medici e nutrizionisti, svolgono un ruolo cruciale nell’educare il bambino a gestire la propria alimentazione in modo sicuro, affinché possa crescere sano e sereno, riducendo al minimo l’impatto della celiachia sulla sua vita quotidiana.
Celiachia e intolleranza al glutine non celiaca.
È importante distinguere la celiachia dall’intolleranza al glutine non celiaca (NCGS, Non-Celiac Gluten Sensitivity). Mentre i sintomi possono essere simili, come gonfiore e crampi addominali, l’intolleranza al glutine non è una malattia autoimmune e non comporta danni permanenti all’intestino tenue. Tuttavia, le persone con NCGS possono trarre beneficio dall’eliminazione del glutine dalla propria dieta.
Innovazioni nella ricerca sulla celiachia.
La ricerca sulla celiachia è in continua evoluzione e mira a migliorare la diagnosi e le opzioni di trattamento per questa malattia. Attualmente, gli studi si stanno concentrando su:
- Vaccini per la celiachia: alcuni progetti mirano a sviluppare vaccini che potrebbero consentire ai pazienti di tollerare il glutine.
- Enzimi specifici: si stanno studiando enzimi che potrebbero digerire il glutine prima che raggiunga l’intestino.
- Probiotici e prebiotici: il microbioma intestinale sembra avere un ruolo nella celiachia, e i probiotici potrebbero contribuire a una gestione migliore della malattia.
Come vivere bene con la celiachia
La celiachia è una condizione cronica che richiede impegno e consapevolezza, ma con una corretta diagnosi e un’adeguata gestione della dieta è possibile vivere una vita piena e sana. Aumentare la consapevolezza sulla celiachia è cruciale per aiutare le persone a riconoscere i sintomi, ottenere la diagnosi corretta e accedere al supporto necessario.
Con il giusto approccio e seguendo le indicazioni mediche, la celiachia può essere gestita con successo, migliorando la qualità della vita e riducendo il rischio di complicazioni a lungo termine.